La globalizzazione e l'emergere di mercati emergenti hanno spinto molti investitori a diversificare i propri portafogli a livello internazionale. In questo contesto, l'Invesco S&P Emerging Markets Low Volatility ETF (EELV) è diventato una scelta popolare per chi cerca opportunità di crescita nei mercati emergenti con una ridotta volatilità. Oggi esploreremo cosa sia EELV, il suo significato, i vantaggi e gli svantaggi.
EELV è un ETF che offre esposizione ai mercati emergenti con un focus sulla riduzione della volatilità. L'acronimo EELV sta per Invesco S&P Emerging Markets Low Volatility ETF.
EELV segue l'indice S&P BMI Emerging Markets Low Volatility Index, che seleziona azioni di mercati emergenti con la minore volatilità negli ultimi 12 mesi. Questo approccio si distingue dagli altri ETF nei mercati emergenti che potrebbero puntare solo sulla crescita senza considerare la volatilità.
EELV investe in società con bassa volatilità situate in mercati emergenti quali Cina, Taiwan, India, e Corea del Sud. Le azioni incluse tendono ad avere bilanci solidi e una storia di volatilità ridotta. Il settore finanziario, dei beni di consumo e delle utilities rappresentano una parte significativa del portafoglio.
L’obiettivo principale di EELV è la riduzione della volatilità rispetto agli ETF tradizionali sui mercati emergenti. Questo lo rende particolarmente attraente per gli investitori che vogliono beneficiare della crescita dei mercati emergenti ma sono avversi al rischio.
Investendo in EELV, si ottiene una diversificazione geografica. Questo può essere utile per bilanciare l’esposizione predominante nei mercati sviluppati come gli Stati Uniti e l'Europa, e per sfruttare le opportunità di crescita in regioni in rapida espansione economica.
Il ribilanciamento trimestrale dell’indice assicura che EELV mantenga sempre un focus sulla bassa volatilità, adattandosi alle nuove condizioni di mercato. Questo permette di mantenere il rischio sotto controllo nel tempo.
Associandosi alle azioni meno volatili, EELV potrebbe non beneficiare appieno dei periodi di forte crescita in mercati emergenti. La riduzione della volatilità comporta spesso un rendimento potenzialmente inferiore rispetto agli ETF che investono in azioni ad alta crescita e alta volatilità.
Il rapporto di spesa di EELV è più elevato rispetto ad alcuni altri ETF, riflettendo il costo della gestione attiva necessaria per mantenere un basso livello di volatilità. Questo può erodere parte dei rendimenti a lungo termine.
EELV tende a evitare settori ad alta volatilità come la tecnologia, che può rappresentare una buona parte della crescita nei mercati emergenti. Ciò potrebbe limitare il suo apprezzamento rispetto ad altri ETF con una maggiore esposizione tecnologica.
EELV è adatto per chi cerca di bilanciare il rischio in un portafoglio diversificato, combinando l'esposizione ai mercati emergenti con una ridotta volatilità.
Per investire in EELV, è necessario un impegno di lungo termine. Anche se non offre i rendimenti più elevati dei mercati emergenti, la strategia a bassa volatilità consente una crescita più stabile nel tempo. Se si considera un orizzonte di investimento di oltre 10 anni, EELV può essere parte di una strategia di diversificazione internazionale.
Investendo una somma fissa mensile in EELV e reinvestendo i dividendi, è possibile sfruttare l'effetto compounding per incrementare il proprio patrimonio. Questo approccio a lungo termine è ideale per coloro che cercano una crescita stabile del proprio investimento con una minore esposizione alla volatilità dei mercati emergenti.
In conclusione, EELV rappresenta una scelta valida per chi desidera diversificare il proprio portafoglio con un'esposizione ai mercati emergenti, riducendo però il rischio associato alla loro alta volatilità.